Per praticare la pesca o quello che più vi aggrada a bordo di un kayak,bisogna ricordarsi una cosa fondamentale: il kayak è uno sport a se e non è sufficiente sedersi su di uno scafo e cominciare a remare; esistono principi e regole da seguire per poter godere appieno delle nostre gite, senza soffrire con schiena,braccia e gambe.
Di seguito vi propongo le basi teoriche per poter cominciare a pagaiare correttamente; per il resto tutto a vostra fantasia.
I 5 PRINCIPI FONDAMENTALI
1- equilibrio
2- pala come fulcro
3- busto come motore
4- sguardo sempre sul punto di destinazione
5- arti inferiori come finale di propulsione
LA PAGAIA
E’ composta da tre parti:le due pale e il manico
possono avere diverse lunghezze che vanno dai 180 cm ai 240 cm,e diverse sfalsature di inclinazione delle due pale che va dai 85° fino allo 0 cioè in linea.
Le pale a loro volta sono formate da un dorso che è la parte anteriore,e la parte posteriore chiamata cucchiaio.
POSIZIONE DI BASE ED IMPUGNATURA
La posizione nel kayak deve essere ben precisa per non influire negativamente sui movimenti.
I piedi devono essere divaricati con i talloni verso il centro dello scafo e le punte il più all’esterno possibile con l’avanpiede appoggiato al punta piedi.
Le gambe leggermente flesse aiutano Il bacino che con la parte alta ruota in avanti mentre quella bassa indietro,restando così in anteroversione appoggiato sul seggiolino
Schiena è piegata in avanti le spalle sono decontratte e la testa è rilassata.
L’impugnatura è digitale ovvero il pollice e l’indice creano un anello che stringe il manico della pagaia mentre le altre dita appoggiano soltanto sul manico stesso
Il polso deve essere in linea con la mano e all’avambraccio,con la pala destra esattamente perpendicolare all’acqua e la parte più lunga verso l’alto.
ZONE DI LAVORO
Si definiscono così i tre settori dello scafo:anteriore centrale e posteriore
FONDAMENTALI DI PROPULSIONE
n.b.tutte le azioni si intendono cominciando da destra
1-Pagaiata in avanti:
l’assetto del kayak è neutro o normale,la pagaia lavora dalla parte del cucchiaio e le zone di lavoro sono l’anteriore e la centrale.
Con la gamba leggermente flessa busto in torsione e il braccio destro teso, andremo a prendere l’acqua nel punto più lontano nella zona anteriore,il braccio sinistro deve essere flesso con il gomito più basso del manico,la mano all’altezza degli occhi e la pala lavora completamente immersa;lo sguardo sempre fisso sul punto in cui vogliamo andare.
Cominciando la passata andremo in torsione con il busto,tirando con il braccio destro e spingendo con il sinistro fino a raggiungere la parte centrale della seduta,per poi effettuare l’estrazione che porterà automaticamente in posizione corretta la pala per il prossimo colpo;gli arti inferiori aiuteranno la propulsione spingendo sul punta piedi dalla parte del lavoro,ovvero il destro spingerà quando faremo la passata a destra e viceversa.
2-Pagaiata indietro:
anche qui l’assetto è neutro,la pagaia invece lavora con il dorso facendo restare lo scarico dell’acqua sempre verso l’alto e le zone di lavoro sono la posteriore e la centrale.
Il busto va in torsione all’indietro con lo sguardo sempre fisso sul punto di direzione andando a prendere l’acqua circa a ore 5 compiendo la spinta inversa con gli arti inferiori:passata a destra,spinta con il piede sinistro.
I movimenti delle braccia sono gli stessi della pagaiata in avanti invertiti.
3-Spostamento laterale ad un tempo:
Sposta il kayak parallelo a se stesso e si effettua con il cucchiaio della pala nella zona centrale dello scafo.
l’assetto del kayak e alzato verso la direzione in cui dobbiamo andare.
Il braccio destro è flesso attaccato al busto che sarà in torsione con il petto parallelo alla direzione scelta,il braccio sinistro teso in alto e il manico perpendicolare all’acqua;stendendo il braccio destro andremo a prendere l’acqua nel punto più lontano possibile dallo scafo e con il cucchiaio girato verso di noi tireremo fino a toccare il kayak,per poi estrarre la pala e ricominciare il movimento.verso sinistra sarà tutto uguale ed inverso.
4-Spostamento laterale ad un tempo continuo:
Anche questo sposta il kayak parallelo a se stesso e si effettua con il cucchiaio della pala nella zona centrale dello scafo.
l’assetto del kayak e alzato verso la direzione in cui dobbiamo andare.
Il braccio destro è flesso attaccato al busto che sarà in torsione con il petto parallelo alla direzione scelta,il braccio sinistro teso in alto e il manico perpendicolare all’acqua;stendendo il braccio destro andremo a prendere l’acqua nel punto più lontano possibile dallo scafo e con il cucchiaio girato verso di noi tireremo fino a toccare il kayak,per poi girare la pala di taglio tornando a prendere l’acqua senza estrazione.
5-Spostamento laterale continuo:
Sposta sempre il kayak parallelo a se stesso e si effettua con il cucchiaio della pala nella zona centrale dello scafo.
l’assetto del kayak e alzato verso la direzione in cui dobbiamo andare.
Il braccio destro è flesso e il busto,che sarà in torsione con il petto parallelo alla direzione scelta,aiuterà nella propulsione;il braccio sinistro teso in alto e il manico leggermente obliquo all’acqua;eseguiremo un movimento in linea retta avanti e indietro nella zona centrale di lavoro con il manico,mentre la pala sarà obliqua allo scafo;il busto spingerà e tirerà completando il movimento.
FONDAMENTALI DI ROTAZIONE
1-Pagaiata circolare in avanti
Serve a girare il kayak di punta restando nello stesso punto e si effettua con il cucchiaio della pala;le zone di lavoro sono tutte e tre con l’assetto che va da basso nella zona anteriore,neutro per la centrale e alzato per la posteriore.
Il braccio teso va a prendere l’acqua nel punto più vicino alla prua e restando teso faremo la passata compiento un semicerchio cercando di restare il più lontano dallo scafo nella zona centrale;la spinta del piede è in corrispondenza alla zona di lavoro e il busto compie il lavoro maggiore con una torsione di 180 gradi.
2-Pagaiata circolare indietro
Serve a girare il kayak di coda restando nello stesso punto e si effettua con il dorso della pala;le zone di lavoro sono tutte e tre con l’assetto che va da basso nella zona posteriore,neutro per la centrale e alzato per l’anteriore.
Il braccio teso va a prendere l’acqua nel punto più vicino alla poppa e restando teso faremo la passata compiento un semicerchio cercando di restare il più lontano dallo scafo nella zona centrale;la spinta del piede è in corrispondenza alla zona di lavoro e il busto compie il lavoro maggiore con una torsione di 180 gradi.
3-Timonata in linea
Serve a mantenere la direzione e si effettua con il dorso della pala portando la pagaia verso la poppa e,allargandola e stringendola verso di essa,manterremo la direzione prescelta aiutandoci con il busto.
FONDAMENTALI DI EQUILIBRIO
1-Appoggio basso
Serve per ripristinare l’assetto dopo un LIEVE sbilanciamento.
Si effettua con il dorso della pala e le zone di lavoro sono la posteriore e la centrale con il braccio dalla parte sbilanciata piegato e il manico in basso rispetto al gomito.
Faremo una passata chiamata “spazzata” senza far affondare la pagaia,appoggiandoci letteralmente su di essa fino a rimettere lo scafo in assetto neutro;è un movimento singolo aiutato con la spinta del piede della zona sbilanciata e il busto che va in torsione spingendo con gli addominali.
2-Appoggio alto
Serve a ripristinare l’assetto dopo un FORTE sbilanciamento.
Si effettua con il cucchiaio della pala e le zone di lavoro sono l’anteriore,la centrale e la posteriore;il braccio in questo caso è più basso del manico con il gomito già in acqua con un’ampia spazzata,partendo appunto dalla zona centrale,senza far affondare la pala,rimetteremo in assetto neutro il kayak.
Anche in questo caso la spinta degli addominali e l’arto inferiore della zona sbilanciata risulta fondamentale.
Questo è tutto ciò che più serve a bordo dei sit-on-top e per dubbi o se vi interessa una piccola lezione dal vivo contattateci pure!
pianetakayakasd@gmail.com
Di seguito vi propongo le basi teoriche per poter cominciare a pagaiare correttamente; per il resto tutto a vostra fantasia.
I 5 PRINCIPI FONDAMENTALI
1- equilibrio
2- pala come fulcro
3- busto come motore
4- sguardo sempre sul punto di destinazione
5- arti inferiori come finale di propulsione
LA PAGAIA
E’ composta da tre parti:le due pale e il manico
possono avere diverse lunghezze che vanno dai 180 cm ai 240 cm,e diverse sfalsature di inclinazione delle due pale che va dai 85° fino allo 0 cioè in linea.
Le pale a loro volta sono formate da un dorso che è la parte anteriore,e la parte posteriore chiamata cucchiaio.
POSIZIONE DI BASE ED IMPUGNATURA
La posizione nel kayak deve essere ben precisa per non influire negativamente sui movimenti.
I piedi devono essere divaricati con i talloni verso il centro dello scafo e le punte il più all’esterno possibile con l’avanpiede appoggiato al punta piedi.
Le gambe leggermente flesse aiutano Il bacino che con la parte alta ruota in avanti mentre quella bassa indietro,restando così in anteroversione appoggiato sul seggiolino
Schiena è piegata in avanti le spalle sono decontratte e la testa è rilassata.
L’impugnatura è digitale ovvero il pollice e l’indice creano un anello che stringe il manico della pagaia mentre le altre dita appoggiano soltanto sul manico stesso
Il polso deve essere in linea con la mano e all’avambraccio,con la pala destra esattamente perpendicolare all’acqua e la parte più lunga verso l’alto.
ZONE DI LAVORO
Si definiscono così i tre settori dello scafo:anteriore centrale e posteriore
FONDAMENTALI DI PROPULSIONE
n.b.tutte le azioni si intendono cominciando da destra
1-Pagaiata in avanti:
l’assetto del kayak è neutro o normale,la pagaia lavora dalla parte del cucchiaio e le zone di lavoro sono l’anteriore e la centrale.
Con la gamba leggermente flessa busto in torsione e il braccio destro teso, andremo a prendere l’acqua nel punto più lontano nella zona anteriore,il braccio sinistro deve essere flesso con il gomito più basso del manico,la mano all’altezza degli occhi e la pala lavora completamente immersa;lo sguardo sempre fisso sul punto in cui vogliamo andare.
Cominciando la passata andremo in torsione con il busto,tirando con il braccio destro e spingendo con il sinistro fino a raggiungere la parte centrale della seduta,per poi effettuare l’estrazione che porterà automaticamente in posizione corretta la pala per il prossimo colpo;gli arti inferiori aiuteranno la propulsione spingendo sul punta piedi dalla parte del lavoro,ovvero il destro spingerà quando faremo la passata a destra e viceversa.
2-Pagaiata indietro:
anche qui l’assetto è neutro,la pagaia invece lavora con il dorso facendo restare lo scarico dell’acqua sempre verso l’alto e le zone di lavoro sono la posteriore e la centrale.
Il busto va in torsione all’indietro con lo sguardo sempre fisso sul punto di direzione andando a prendere l’acqua circa a ore 5 compiendo la spinta inversa con gli arti inferiori:passata a destra,spinta con il piede sinistro.
I movimenti delle braccia sono gli stessi della pagaiata in avanti invertiti.
3-Spostamento laterale ad un tempo:
Sposta il kayak parallelo a se stesso e si effettua con il cucchiaio della pala nella zona centrale dello scafo.
l’assetto del kayak e alzato verso la direzione in cui dobbiamo andare.
Il braccio destro è flesso attaccato al busto che sarà in torsione con il petto parallelo alla direzione scelta,il braccio sinistro teso in alto e il manico perpendicolare all’acqua;stendendo il braccio destro andremo a prendere l’acqua nel punto più lontano possibile dallo scafo e con il cucchiaio girato verso di noi tireremo fino a toccare il kayak,per poi estrarre la pala e ricominciare il movimento.verso sinistra sarà tutto uguale ed inverso.
4-Spostamento laterale ad un tempo continuo:
Anche questo sposta il kayak parallelo a se stesso e si effettua con il cucchiaio della pala nella zona centrale dello scafo.
l’assetto del kayak e alzato verso la direzione in cui dobbiamo andare.
Il braccio destro è flesso attaccato al busto che sarà in torsione con il petto parallelo alla direzione scelta,il braccio sinistro teso in alto e il manico perpendicolare all’acqua;stendendo il braccio destro andremo a prendere l’acqua nel punto più lontano possibile dallo scafo e con il cucchiaio girato verso di noi tireremo fino a toccare il kayak,per poi girare la pala di taglio tornando a prendere l’acqua senza estrazione.
5-Spostamento laterale continuo:
Sposta sempre il kayak parallelo a se stesso e si effettua con il cucchiaio della pala nella zona centrale dello scafo.
l’assetto del kayak e alzato verso la direzione in cui dobbiamo andare.
Il braccio destro è flesso e il busto,che sarà in torsione con il petto parallelo alla direzione scelta,aiuterà nella propulsione;il braccio sinistro teso in alto e il manico leggermente obliquo all’acqua;eseguiremo un movimento in linea retta avanti e indietro nella zona centrale di lavoro con il manico,mentre la pala sarà obliqua allo scafo;il busto spingerà e tirerà completando il movimento.
FONDAMENTALI DI ROTAZIONE
1-Pagaiata circolare in avanti
Serve a girare il kayak di punta restando nello stesso punto e si effettua con il cucchiaio della pala;le zone di lavoro sono tutte e tre con l’assetto che va da basso nella zona anteriore,neutro per la centrale e alzato per la posteriore.
Il braccio teso va a prendere l’acqua nel punto più vicino alla prua e restando teso faremo la passata compiento un semicerchio cercando di restare il più lontano dallo scafo nella zona centrale;la spinta del piede è in corrispondenza alla zona di lavoro e il busto compie il lavoro maggiore con una torsione di 180 gradi.
2-Pagaiata circolare indietro
Serve a girare il kayak di coda restando nello stesso punto e si effettua con il dorso della pala;le zone di lavoro sono tutte e tre con l’assetto che va da basso nella zona posteriore,neutro per la centrale e alzato per l’anteriore.
Il braccio teso va a prendere l’acqua nel punto più vicino alla poppa e restando teso faremo la passata compiento un semicerchio cercando di restare il più lontano dallo scafo nella zona centrale;la spinta del piede è in corrispondenza alla zona di lavoro e il busto compie il lavoro maggiore con una torsione di 180 gradi.
3-Timonata in linea
Serve a mantenere la direzione e si effettua con il dorso della pala portando la pagaia verso la poppa e,allargandola e stringendola verso di essa,manterremo la direzione prescelta aiutandoci con il busto.
FONDAMENTALI DI EQUILIBRIO
1-Appoggio basso
Serve per ripristinare l’assetto dopo un LIEVE sbilanciamento.
Si effettua con il dorso della pala e le zone di lavoro sono la posteriore e la centrale con il braccio dalla parte sbilanciata piegato e il manico in basso rispetto al gomito.
Faremo una passata chiamata “spazzata” senza far affondare la pagaia,appoggiandoci letteralmente su di essa fino a rimettere lo scafo in assetto neutro;è un movimento singolo aiutato con la spinta del piede della zona sbilanciata e il busto che va in torsione spingendo con gli addominali.
2-Appoggio alto
Serve a ripristinare l’assetto dopo un FORTE sbilanciamento.
Si effettua con il cucchiaio della pala e le zone di lavoro sono l’anteriore,la centrale e la posteriore;il braccio in questo caso è più basso del manico con il gomito già in acqua con un’ampia spazzata,partendo appunto dalla zona centrale,senza far affondare la pala,rimetteremo in assetto neutro il kayak.
Anche in questo caso la spinta degli addominali e l’arto inferiore della zona sbilanciata risulta fondamentale.
Questo è tutto ciò che più serve a bordo dei sit-on-top e per dubbi o se vi interessa una piccola lezione dal vivo contattateci pure!
pianetakayakasd@gmail.com